La degenerazione maculare è una patologia in cui la porzione centrale della retina (detta macula) si deteriora e non funziona adeguatamente. La malattia è più correttamente definita come degenerazione maculare legata all’età (DMLE), poiché si manifesta soprattutto in soggetti di età superiore ai 65 anni come normale processo di invecchiamento.
Alcuni casi di degenerazione maculare sono pertanto lievi e non influenzano completamente la visione mentre altre forme sono gravi e possono causare la perdita della vista in entrambi gli occhi.
Si distinguono due forme principali di DMLE: una atrofica o non essudativa (la forma di gran lunga più frequente) e una neovascolare o essudativa. Esse hanno diversi sintomi, trattamento e prognosi.
Sintomi
La degenerazione maculare interessa di solito entrambi gli occhi, ma in modo asimmetrico. I sintomi principali sono la distorsione, deformazione o ondulazione delle righe (metamorfopsie), il calo della capacità di discriminare dettagli (più per vicino che per lontano) o la visione offuscata in una porzione fissa e centrale del proprio campo visivo. La degenerazione maculare neovascolare ha di solito insorgenza ed evoluzione più rapida rispetto alla forma atrofica. In entrambi i casi, la degenerazione maculare può rendere molto difficile svolgere attività quotidiane come la lettura, la visione della TV o la discriminazione di dettagli (lancette dell’orologio, numero del tram etc).
Cause e Fattori di Rischio
La degenerazione maculare è una malattia multifattoriale in cui sembrano giovare un ruolo importante i processi ossidativi locali: la retina, infatti, è una struttura ad alto metabolismo energetico, continuamente esposta allo stress ossidativo della luce.
Il fattore di rischio principale è l’età: dai 65 anni, la macula inizia a degenerare in circa il 10% dei pazienti, fino ad arrivare al 30% in soggetti di 85 anni. La familiarità è un altro fattore di rischio importante.
Alcuni fattori sono associati a un rischio aumentato di degenerazione maculare: fumo, alcool, esposizione prolungata alla luce solare, diabete, alimentazione non corretta, positività per malattie cardiovascolari. La miopia elevata è associata ad alcune forme di maculopatia.
Diagnosi
Come per molte altre malattie, la diagnosi precoce è fondamentale per identificare la degenerazione maculare negli stadi iniziali e impedire o ritardare che progredisca a forme avanzate, più difficili da controllare. Per effettuare una diagnosi precoce, è opportuno effettuare visite oculistiche periodiche al di sopra dei 60 anni di età o, in caso di miopia elevata, anche prima. In caso di sospetto diagnostico, l’oculista vi chiederà di effettuare un approfondimento diagnostico con OCT, metodica disponibile presso il centro Medical264. Al fine di monitorare l’andamento della malattia, al termine della visita viene consegnata una griglia, chiamata Test di Amsler, che consente di autovalutare per ciascun occhio la presenza e l’aumento di aree di distorsione centrale.
Trattamento
Il trattamento della degenerazione maculare legata all’età mira innanzitutto a ridurre il rischio di peggioramento della malattia. In letteratura c’è evidenza che è possibile ridurre il rischio di peggioramento seguendo questi consigli: ridurre l’esposizione ai fattori di rischio (fumo, alcool, raggi UV), svolgere regolare attività fisica, attenersi a una dieta sana e che preveda l’integrazione con nutrienti antiossidanti e zinco (secondo le direttive degli studi AREDS, Age-Related Eye Disease Study). Nelle forme neovascolari, è necessario iniettare periodicamente all’interno dell’occhio dei farmaci antiangiogenetici (anticorpi monoclonali antiVEGF, tra cui Avastin, Lucentis, Eylea) con l’obiettivo di bloccare le perdite di liquido e sangue all’interno della retina e di limitare la formazione di neovasi sotto la retina. Il trattamento con anti-VEGF ha rivoluzionato la storia clinica della DMLE neovascolare (che in precedenza era sostanzialmente non trattabile).