Domande e Risposte
Qui puoi trovare le risposte alle domande più frequenti che riceviamo per la Specialità di Cardiologia.
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Nella gran parte dei casi c’è una ripresa di una vita normale a condizione di seguire un programma di prevenzione delle recidive come impostato dal cardiologo, una adeguata aderenza alla terapia medica prescritta e di eseguire controlli clinici periodici.
Alcune limitazioni riguardano solo attività particolarmente gravose.
In genere è possibile riprendere una normale attività lavorativa, seguendo i suggerimenti consigliati dal cardiologo e rispettando i controlli prestabiliti.
L’aumento di quota può affaticare il nostro organismo. Tuttavia non esistono limitazioni assolute in merito a quote da non superare; bisogna solo seguire avere l’accortezza di seguire alcuni accorgimenti indicati dal cardiologo.
L’attività fisica ha un effetto molto favorevole sul cuore a patto che venga eseguita con determinate modalità, frequenza e intensità.
Discuti di questi aspetti col tuo cardiologo di fiducia.
Una volta che lo scompenso cardiaco cronico è stato stabilizzato dalla terapia medica, non vi è alcuna controindicazione all’attività fisica.
Al contrario, l’attività fisica impostata dal cardiologo ha un effetto terapeutico favorevole sulla patologia
Sappiamo che la qualità della nostra vita può essere peggiore se esposti a fumo di sigaretta o a malattie quali ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete.
Questi fattori di rischio sono importanti in particolare modo se il paziente soffre di patologie cardiovascolari, poiché aumentano grandemente il rischio di peggiorare la propria malattia; il rischio aumenta in modo esponenziale quando più fattori di rischio coesistono.
E’ quindi di fondamentale importanza una correzione di questi fattori di rischio, facendosi aiutare da figure professionali quali cardiologo, specialista in dietologia, endocrinologo.
Sia uno stile di vita sano che una alimentazione equilibrata sono molto efficaci nella prevenzione degli eventi coronarici e hanno un effetto favorevole che si somma a quello dei farmaci.
In presenza di malattie cardiovascolari è quindi molto importante curare sia l’alimentazione che lo stile di vita, facendosi aiutare da figure professionali quali cardiologo, specialista in dietologia, endocrinologo.
Sì: esistono apposite tabelle che pesano la rilevanza dei vari fattori di rischio sul singolo paziente e quantificano il rischio di incorrere in un evento negli anni successivi.
La riabilitazione cardiologica consiste in un programma di prevenzione sia farmacologica che alimentare; stabilisce una strategia per correggere i fattori di rischio cardiovascolari e imposta uno schema di attività fisica calibrato sul singolo paziente.
Infine stabilisce la scadenza dei controlli cardiologici per monitorare il livello di rischio e l’aderenza della terapia (che deve rimanere alta anche a distanza di anni dall’evento cardiovascolare).
Questo programma ha un’efficacia fondamentale per farti ritornare a una vita normale e sicura al più presto e per un tempo il più lungo possibile; affidati pertanto a specialisti che godano appieno della tua fiducia.
Occupati di te stesso
e del benessere dei tuoi cari.
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