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Dettaglio

La gravidanza viene definita patologica in presenza di fattori di rischio preesistenti o patologie che  si sviluppano durante la stessa. La gravidanza patologica deve essere necessariamente seguita da un ginecologo con cadenze commisurate alla patologia.

Di seguito sono indicate le principali patologie che possono svilupparsi in gravidanza.

  • Minaccia di aborto: La minaccia d’aborto è una condizione clinica piuttosto frequente, caratterizzata dalla presenza di perdite ematiche uterine e/o dolori addominali che insorgono maggiormente entro le prime 12 settimane di gravidanza. Tale condizione configura un rischio, a breve termine, di interruzione spontanea della gravidanza.
  • Gravidanza multipla: è una gravidanza in cui siano presenti due o più feti. Può essere dizigotica (due uova fecondate da due spermatozoi diversi) o monozigotica (una cellula uovo fecondata da uno spermatozoo che poi va incontro a divisione successiva). Se la divisione dell’ovulo fecondato si ha entro 60 ore dalla fecondazione si avranno due placente e due sacchi amniotici (gravidanza bicoriale biamniotica). Se la divisione avviene entro l’ottavo giorno, resterà una placenta unica (gravidanza monocoriale biamniotica). Se la divisione avviene dopo l’ottavo giorno, anche il sacco placentare sarà unico (gravidanza monocoriale monoamniotica). La diagnosi di gravidanza multipla può essere fatta con certezza nel primo trimestre di gravidanza.
  • Difetti dell’accrescimento: i difetti di accrescimento fetale possono essere di due tipi: in eccesso o in difetto. Si definisce macrosomia fetale quando si prevede che il neonato abbia un peso alla nascita superiore ai 4 kg; questa situazione è valutabile con le ecografie ostetriche ed è spesso causata da patologie indotte dalla gravidanza come il diabete gestazionale. La ridotta crescita intrauterina genera un neonato che pesa meno rispetto alla media dei suoi coetanei; è frequentemente causato da un malfunzionamento della placenta; può anche essere provocato da una serie di fattori ambientali come un’infezione trasmessa dalla madre, gravidanza gemellare, fumo di sigaretta in gravidanza, o fattori genetici come le anomalie cromosomiche.
  • Diabete gestazionale: il diabete è una patologia in cui si sviluppa un aumento della glicemia per ridotta funzione pancreatica; può essere una malattia antecedente alla gravidanza (diabete mellito), oppure può essere indotta dalla gravidanza (diabete gestazionale). In entrambi i casi è fondamentale seguire tutti i consigli che il ginecologo vi fornirà per evitare l’insorgenza di complicanze materne e fetali. Il bambino potrebbe crescere più del dovuto e questo potrebbe causare problemi al momento della nascita: parto complicato ed emorragie materne post partum. Il diabete gestazionale può provocare sofferenza fetale e problemi alla nascita legati sia al parto stesso (ad esempio distocia di spalla), sia ad un ridotto adattamento metabolico allo stato post-gestazionale con gravi rischi di ipoglicemia. Il bambino che ha sofferto di diabete gestazionale è a maggio rischio di diabete, obesità e ipertensione una volta diventato adulto.
  • Ipertensione e preeclamsia: si definisce ipertensione gestazionale il riscontro di valori di  pressione arteriosa maggiore di 140/90 mmHg dopo la 20a settimana. L’ipertensione si presenta in circa il 6-8% di tutte le gravidanze e contribuisce in modo significativo alla riduzione della crescita del feto, nonché allo sviluppo di malattie fetali e del neonato. La preeclampsia è una complicanza dell’ipertensione gestazionale, con comparsa, oltre che di rialzi pressori, di proteinuria (proteine nelle urine) ed edema. L’eclampsia è una sindrome caratterizzata dalla comparsa di convulsioni e altre complicanze che possono mettere in serio pericolo la vita della madre e del feto. Il monitoraggio della pressione arteriosa è quindi di fondamentale importanza nel corso della gravidanza.
  • Distiroidismo: in gravidanza si può avere un alterato funzionamento tiroideo che può essere un ipofunzionamento (franco o subclinico), dovuto soprattutto a una scarsa capacità della ghiandola ad adeguarsi all’aumento delle necessità, oppure un iperfunzionamento, solitamente autoimmune. Poiché gli ormoni tiroidei sono cruciali per lo sviluppo del sistema nervoso del feto, l’ipotiroidismo deve essere riconosciuto e trattato il prima possibile in gravidanza.
  • Colestasi: è una patologia che insorge soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. La sintomatologia è soprattutto la presenza di prurito maggiormente ai palmi delle mani, sul tronco e alle piante dei piedi e la diagnosi avviene tramite il dosaggio degli enzimi epatici e degli acidi biliari.

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