Lenti a contatto o laser? Breve guida per scegliere il meglio per te!

Lenti a contatto o laser? Negli ultimi anni, lo sviluppo di metodiche contattologiche innovative e le migliorie della chirurgia laser hanno reso a volte ardua la scelta!

In questo articolo, vogliamo riassumere la filosofia che attuiamo nel centro specialistico Medical264, grazie alla piena conoscenza e gestione diretta di tutti gli aspetti che interessano la correzione dei difetti visivi ad ogni età, tramite l’interazione tra oculista e contattologo.

Oggigiorno, le lenti a contatto possono correggere con un ottimo comfort visivo ogni difetto della vista. Sono un presidio visivo molto utile a partire dall’adolescenza e fino a che non si è ottenuta una stabilità del difetto visivo e, non volendo considerare la correzione laser, anche oltre. Le lenti a contatto multifocali, inoltre, sono molto migliorate negli ultimi anni, consentendo a molti pazienti “intolleranti” di riprenderne l’utilizzo; anche pazienti operati di cataratta con un difetto visivo residuo possono usare lenti a contatto.

La lente a contatto, però, è un vero e proprio corpo estraneo a livello della superficie oculare. E’ fondamentale che il paziente comprenda che l’utilizzo delle lenti a contatto può essere causa di problemi anche gravi; per evitarli, nel nostro centro Medical264 proponiamo un vero e proprio “contratto”, con la finalità di aumentare la consapevolezza delle potenziali problematiche e la necessità di effettuare controlli periodici mirati, anche in assenza di sintomi. I problemi legati al porto delle lenti a contatto (ridotta sensibilità corneale, neovascolarizzazione corneale, congiuntivite cronica da lente a contatto, secchezza oculare, danni agli epiteli della superficie oculare) possono essere riconosciuti precocemente e trattati tramite controlli oculistici dedicati, mentre l’ottico non ha le competenze per gestire questa complessa problematica.

Oltre all’uso di routine, le lenti a contatto possono essere usate con ottimi risultati in due gruppi di persone: nei pazienti più giovani e in quelli con astigmatismo irregolare.

Dall’inizio dell’adolescenza (e anche prima in casi selezionati), le lenti a contatto ortocheratologiche si sono dimostrate efficaci nel ridurre la progressione della miopia in sicurezza. Per avere successo, però l’ortocheratologia richiede di essere effettuata da personale esperto, con rigoroso rispetto dei criteri applicativi, dei controlli periodici e della sostituzione delle lenti.

Le lenti a contatto rappresentano poi la prima scelta correttiva nei casi di astigmatismo irregolare, quali ad esempio per la presenza di cheratocono o altre malattie della cornea. In questi casi, spesso gli occhiali non consentono di raggiungere una capacità visiva adeguata e la correzione laser del difetto visivo è controindicata (anche se in casi selezionati è anche possibile effettuare delle procedure chirurgiche additive con inserzione di anelli che stabilizzano la cornea per migliorare la qualità visiva). Nel centro Medical264, usiamo protocolli applicativi per lenti RGP, sclerali e minisclerali.

In conclusione, l’uso delle lenti a contatto è un’alternativa agli occhiali in molti pazienti, almeno fino a che la stabilizzazione del difetto visivo non consenta di effettuare il laser. La lente a contatto su costruzione ha caratteristiche molto utili per migliorare la capacità visive in alcune categorie di pazienti. Tuttavia, il porto delle lenti a contatto richiede, sempre e comunque, una grande consapevolezza da parte del paziente: l’uso deve essere limitato al numero di ore prescritte dal personale sanitario ed è necessario attenersi ai controlli e ai cambi lenti prestabiliti.

Nel nostro centro, effettuiamo tutte le prove applicative necessarie a scegliere la tipologia di lente ottimale ed eseguiamo controlli periodici per garantire la sicurezza applicativa. Le lenti potranno essere poi acquistate presso centri ottici con noi convenzionati.

Togliere gli occhiali ad ogni età

Le moderne tecniche chirurgiche consentono di eliminare i difetti visivi in maniera sicura e permanente nella grande maggioranza delle persone.

La scelta terapeutica migliore dipende innanzitutto dalle esigenze del singolo paziente. Un studente ventenne ha esigenze visive diverse da una casalinga sessantenne; un pilota richiede dalla propria vista prestazioni molto diverse rispetto a un musicista. Inoltre contano molto le aspettative del paziente: vuole togliere gli occhiali solo da lontano o anche da vicino?

Per eliminare gli occhiali, il chirurgo oculista ha a disposizione tecniche per modificare una delle due lenti dell’occhio, la cornea e il cristallino, o può decidere di aggiungere una lente all’interno dell’occhio. Cerchiamo di capire il razionale che porta alla scelta di ciascuna tecnica.

La cornea è la prima lente dell’occhio e ha potere fisso (cioè, al contrario del cristallino, non è una lente che cambia la messa a fuoco a seconda che si fissi un oggetto posto vicino o in lontananza). Il cristallino, al contrario, è una lente a fuoco variabile; la sua modifica della messa a fuoco, definita accomodazione, è il fenomeno che ad esempio ci consente di vedere nitidamente per vicino. Al di sopra dei 40 anni, il processo di accomodazione viene progressivamente meno, causando il difetto visivo della presbiopia.

In un giovane, data la normale funzione del cristallino, la cornea è la candidata ideale per correggere i difetti visivi: modificando col laser la sua curvatura, si correggeranno miopia, ipermetropia ed astigmatismo. A volte, il difetto visivo è talmente elevato che il laser andrebbe a modificare troppo la fisiologica forma della cornea. In tal caso, la scelta preferibile può essere l’inserimento all’interno dell’occhio (davanti al cristallino) di una seconda lente. Questo intervento ha il grosso vantaggio di un recupero visivo immediato e, grazie alle recenti migliorie strumentali, ha una elevata sicurezza (la lente viene infatti costruita su misura delle caratteristiche del singolo occhio con precisione al millesimo di millimetro!).

Entrambi i trattamenti appena descritti non modificano la messa a fuoco del cristallino.

Nel paziente con più di 40 anni di età, dato che il cristallino sta iniziando a perdere le fisiologica capacità di messa a fuoco, un approccio logico per togliere gli occhiali è considerarne la sostituzione, con un intervento del tutto simile a quello che si esegue in caso di cataratta. Con l’utilizzo di lenti intraoculari di tipo multifocale, è infatti possibile eliminare in maniera definitiva gli occhiali sia per lontano che per vicino. Ogni paziente che ha ricevuto diagnosi di cataratta dovrebbe almeno prendere in considerare l’opzione di fare un intervento con impianto di lenti multifocali e discuterne con un chirurgo esperto; intervenire in un secondo tempo per restituire una visione multifocale è infatti molto più rischioso e a volte addirittura non fattibile. In un mercato in costante evoluzione, in cui esistono lenti intraoculari con performance molto differenti, è consigliabile rivolgersi a chirurghi oculisti esperti in questo tipo di chirurgia, al fine di ottimizzare le possibilità terapeutiche in rapporto alle aspettative ed esigenze visive del paziente.

Vuoi togliere i tuoi occhiali per sempre? Richiedi una visita oculistica nel nostro centro Medical264: il nostro personale è qualificato per comprendere al meglio le tue esigenze ed indirizzarti nella scelta chirurgica migliore per rendere reali le tue aspettative!

Che cos’è l’occhio pigro e come si tratta

L’occhio pigro o ambliopia consiste nella non corretta maturazione del sistema visivo a causa di un difetto della vista in cui un occhio (più raramente entrambi) ha una capacità visiva inferiore nonostante la correzione ottica con occhiali o lenti a contatto. Per maturare correttamente, le aree visive del cervello devono essere correttamente stimolate; se questo non avviene, il cervello a sua volta non invia adeguati stimoli all’occhio per una corretta maturazione visiva, il che scatena l’ambliopia. In altre parole, una funzione visiva corretta implica il corretto funzionamento dell’occhio inteso come recettore e del cervello inteso come computer; le due strutture si inviano continuamente segnali in entrambe le direzioni che promuovono il fisiologico sviluppo del sistema visivo.

L’occhio pigro insorge in età infantile e va riconosciuto e trattato il più presto possibile in modo da ottenere una piena guarigione.

La causa principale di ambliopia è un vizio di refrazione (astigmatismo, ipermetropia, miopia) fortemente asimmetrico tra i due occhi. Più raramente il problema è legato a malattie quali strabismo, ptosi, cataratta congenita. Quasi sempre l’occhio pigro interessa un solo occhio; i casi bilaterali sono eccezionali.

Purtroppo l’ambliopia è completamente asintomatica! Il bambino affetto da occhio pigro è in grado di svolgere le sue normali attività quotidiane, per cui i genitori non sono in grado di accorgersi del problema. L’ambliopia deve essere identificata e corretta il prima possibile, perché dopo gli 8 anni di vita il sistema visivo ha già perso quasi completamente la capacità plastica e il recupero sarà parziale o nullo. Se l’ambliopia non viene corretta precocemente residueranno difetti permanenti, frutto della mancata maturazione del sistema visivo. Come conseguenza, il bambino o l’adulto ambliope avrà una capacità visiva ridotta in un occhio (per esempio, 5 decimi invece dei normali 10 decimi), nonostante indossi la migliore correzione ottica.

Per questa ragione è di importanza massima attenersi alle visite oculistiche di filtro (entro l’anno e a 3 e 6 anni di età) e di fare visitare il proprio figlio se ci fosse qualche sintomo “strano”, quale una posizione anomala del capo, dei movimenti oculari non coerenti, la presenza di episodi di strabismo.

Il trattamento dell’ambliopia consiste nell’identificare e correggere la causa che sostiene il problema visivo: occhiali in caso di difetto visivo, chirurgia in caso di ptosi o cataratta congenita. Alle visite successive, l’oculista misurerà i progressi del tuo bambino e, in caso non fossero soddisfacenti, consiglierà per alcune ore al giorno l’occlusione dell’occhio “forte” per stimolare la capacità visiva dell’occhio “debole”. Così facendo, l’occhio pigro del tuo bambino diventerà un problema completamente risolto nell’arco di poco tempo!